
Poco male, perché è stata la giostra in cui mi sono divertita di più e ancora non saprei dire se questa scarica di adrenalina e pura soddisfazione mi sia arrivata dal cagliostro in sè o dalla premura con cui ho scelto gli insulti da urlare a Flavia, che si trovava esattamente dietro di me, durante la traversata della giostra. Infine, per quanto mi riguarda, ci siamo trovati a combattere nella battaglia navale, in cui ci siamo bagnati dalla testa ai piedi. Aspettandomi un epilogo del genere, tutti questi giochi in acqua li ho fatti in pantaloncini e costume. Così, finito il mio ultimo gioco, dopo una breve sosta in bagno, sono rimasta ad asciugarmi al sole, su una panchina, mentre le più temerarie si sono affidate allo shock (l'unico superstite di sesso maschile del gruppo è stato costretto a restare a terra perchè si è presentato con le infradito ed vietato salire anche a piedi nudi.) Infine, mentre un'altra ragazza ed io ci stavamo godendo una granita che, a giudicare dal prezzo, doveva essere composta da ghiaccio e diamanti grattugiati, gli altri si sono accomodati anche sull'olandese volante, in cui il gruppetto dei più coraggiosi ha preso in giro allegramente la più fifona, con video telefonico che, per continuare e avvalorare la loro funzione di sfottò, è stato anche pubblicato su Facebook.
È proprio vero che ognuno deve conoscere i propri limiti. Io, ad esempio, che in quella giornata ho avuto modo di mostrare ai miei amici la parte più infantile e più fifona di me stessa, nonché ridicola, so che oltre il castello delle Winx che non abbiamo visitato (la mia infanzia ne è rimasta profondamente offesa) c'è poco e nulla che possa vedermi arrivare con una faccia normale fino alla fine. Pioggia torrenziale che ci ha colpito sulla via del ritorno e un dito del piede rotto del ragazzo del gruppo a parte, è stata davvero un'ottima giornata.
Beatrice
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