“Preferirei ricominciare
piano piano dalla base
e tra le rose lentamente risalire”
come diceva Silvestri in quello che forse è stato il suo
successo maggiormente fittizio.
Quando ho iniziato a scrivere nel mio primo blog avevo
qualcosa meno di sedici anni e stavo uscendo da una delle fasi più oscure della
mia vita: scappavo da me stessa, dal mio giudizio e da quello degli altri su di
me, sul mio carattere, sulla mia persona. Dopo un po’ decisi di abbandonare
tutto, per poi riprendere, trasferendo alcuni
post di cui ero particolarmente orgogliosa, in un nuovo blog: così è nato Bea with coffee.
I sedici anni, ormai, erano stati compiuti, ma poco cambiava
in me. Ero soltanto consapevole di essere alla ricerca di qualcosa.
Oggi di anni ne ho 22 e, come è forse giusto che sia, quel
fatidico qualcosa ancora mi sfugge,
ma se avessi fatto anche solo un passo nella strada corretta da percorrere per
raggiungerlo, sarei soddisfatta.
Pensare che questo blog sia vivo da così tanti anni e che io
l’abbia nutrito così sporadicamente, un pochino mi demoralizza. Io però non mi
arrendo mai ed ho pensato fosse giusto ricominciare da capo. Mettere un punto.
Un nuovo inizio fra le cose vecchie.
Non eliminerò i vecchi post, dai contenuti talvolta frivoli
e dalle fattezze, spesso, di un diario personale, ma farò in modo che l’occhio
esterno possa non vederli. Quando avrò voglia, se ne avrò voglia, oltre a
rileggerli potrò postarveli qua e là, ma per ora li tengo come ciò che sono:
segni, appunti, pagine di un diario mai scritto che mi ha seguito in uno dei
periodi più carichi di cambiamenti della mia vita.
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