mercoledì 16 dicembre 2020

LA VEDI, LA ASCOLTI, LA RESPIRI.

 A breve si concluderà la Klimt Experience, ospitata nella sala delle donne all’Ospedale San Giovanni di Roma. Spesso definita banalmente una mostra, essa è di fatto un’esperienza sensoriale unica, un viaggio virtuale che immerge lo spettatore nella cornice sociale e culturale vissuta da Gustav Klimt attraverso la sua vita e le sue opere.

All’entrata il visitatore è accolto in una sala introduttiva in cui il personaggio e il suo stile sono presentati mediante immagini dei suoi quadri, foto in cui è ritratto e sue citazioni. In lontananza, tuttavia, è già possibile farsi un’idea del contenuto della sala successiva: si riescono ad ascoltare, infatti, in maniera ben distinguibile, le sinfonie più famose della fine dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento che, con uno sforzo immaginativo, si potrebbero pensare ascoltate e apprezzate dallo stesso Klimt.

Seguendo il richiamo musicale, lo spettatore si ritrova nella già intravista seconda sala: una stanza di forma rettangolare, lunga e stretta, che attraverso un semplice gioco di luci diventa grande e maestosa, in cui vengono proiettate le opere del maestro austriaco raggruppate in diverse sezioni. I capolavori dell’artista, dai più famosi a quelli meno conosciuti, scorrono sulle quattro pareti, creando una coreografia suggestiva sulle musiche: dai soggetti umani ai paesaggi, dall’uso del color oro al blu, le pareti più strette del rettangolo in genere presentano un solo quadro, animato da effetti speciali o concentrato su particolari, mentre sulle pareti più lunghe si assiste alla compresenza e, talvolta, all’intersezione fra i quadri.

Sebbene vi siano file di divanetti sparsi per la sala, il pavimento è rivestito da moquette su cui lo spettatore è invitato a sedersi o addirittura sdraiarsi a terra per godere appieno dello spettacolo. I giochi di luce e le proiezioni arrivano infatti anche sul rivestimento, rendendolo parte della composizione artistica che lo circonda e lo sovrasta. Luci, stelle, paesaggi marittimi e pesci: tanti i soggetti dipinti dall’artista che troviamo rappresentati anche sui corpi in contemplazione della meraviglia che soltanto arte e tecnologia sono in grado di creare.


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dicembre 16, 2020 / by / 0 Comments

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