Oggi è il 25 Aprile, festa della Liberazione d’Italia dal regime nazifascista. Ma siamo davvero liberi dall’odio e dalle divisioni, dal terrore e dalle implicazioni di uno Stato che ci obbliga ad essere come vuole? Al via, proprio oggi, 25 Aprile, la mostra dedicata ai vincitori del World Press Photo 2019 concorso giunto ormai alla sessantaduesima edizione, specchio chiaro e definito delle vicende antropologiche della contemporaneità che viene espressa tramite gli scatti fotogiornalistici di reporter dipendenti da testate o indipendenti, al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Come si vede dal pannello che apre l’intera esposizione, dal 1955
per gli anni a venire, questo concorso fotografico ha avuto il compito non solo
di documentare con un brillante gusto estetico le vicende del mondo, ma anche
quello di descrivere in modo dettagliato e attento i problemi che hanno
afflitto il nostro pianeta: vicende storiche come guerre e crisi si sono
succedute e hanno trovato spazio ed espressione negli scatti, alcuni dei quali
hanno realmente “fatto la storia” dell’arte fotografica e sono diventate
iconiche per intere generazioni. Non è, pertanto, complesso intuire quali siano
i temi più trattati e ricorrenti delle foto vincitrici del 2018 scelte fra
78,801 immagini realizzate da 4,783 fotografi provenienti da 129 Stati diversi:
crisi ambientale e umanitaria la fanno da padrone nelle vicende storiche e
culturali del 2018.
Quest’anno finalisti e candidati ai premi sono stati 43
provenienti da ben 25 diversi Paesi, il 32 % dei quali sono donne contro
l’esiguo 12% dello scorso anno. In aumento la componente femminile anche nella
giuria stessa del concorso in cui, su 17 giurati, 9 erano donne. Tra i
vincitori quest’anno anche ben 4 italiani di cui uno premiato per il settore
digitale. Numerose, infatti, sono state le novità di quest’anno. Presente e
vivo ormai da più di mezzo secolo, il World Press Photo oltre a narrare e descrivere
le vicende caratterizzanti del pianeta ha avuto e continua a sentire
necessariamente il bisogno di rinnovarsi e rimodernarsi insieme al mondo
stesso. Per questa ragione è stato istituito un nuovo premio dedicato al
Digital Storytelling, una delle nuove frontiere del fotogiornalismo dell’epoca
digitale.
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